Amnesia dissociativa: forse ne soffri e non lo sai

Forse soffri di amnesia dissociativa e non lo sai. Ma cos’è l’amnesia dissociativa? In questo articolo ti aiuto a dare un nome a una condizione che vivi e per la quale magari ti senti in colpa, ma andiamo per gradi.

Ti è mai capitato di raccontare un episodio importante della tua vita e sentirti come se stessi parlando della storia di qualcun altro?

L’amnesia dissociativa è quando, a causa di un trauma o di un forte stress, la mente “blocca” alcuni ricordi importanti della tua vita, come se li avesse messi in un cassetto chiuso a chiave.

A me succede spesso di non ricordare. Quando condivido il mio percorso con la disabilità e la metodica di Ilizarov, mi sembra quasi di leggere il copione di un film. Le parole escono dalla mia bocca, ma io le vivo a metà.

E credimi che è frustrante non ricordarsi nulla, perché i miei ricordi sono pochi, sfuocati, frammentati. Come se avessi tra le mani un libro con interi capitoli strappati. Come se avessi davanti un puzzle e la maggior parte delle tessere avessero colori sbiaditi e forme non definite, così da non poterle incastrare.

👉 Questo articolo è pensato per chi cerca informazioni su amnesia dissociativa, perdita di memoria legata al trauma e strategie per recuperare i ricordi. Se ti riconosci in queste parole, sappi che non sei sola.

Amnesia dissociativa: perché succede

Quello che vivo non è un “difetto” personale, ma un fenomeno studiato dalla scienza. Sono arrivata a pensare che si tratti di amnesia dissociativa: un meccanismo di difesa del cervello, attivato in risposta a esperienze traumatiche o emotivamente troppo forti.

In pratica, la mente protegge se stessa “archiviando” i ricordi dolorosi in un luogo remoto, rendendoli difficili o impossibili da recuperare in modo spontaneo.

Il risultato? Tu vai avanti, sopravvivi, ma quando provi a voltarti indietro non trovi che vuoti di memoria. Ombre al posto di ricordi. Come è possibile non ricordarsi nulla della propria storia?

Lo sapevi che…? 🧠

  • L’amnesia dissociativa colpisce circa l’1-2% della popolazione, più spesso le donne;
  • È legata a eventi traumatici come incidenti o abusi;
  • I ricordi possono riaffiorare all’improvviso, anche dopo anni;
  • Esistono diversi tipi: Locale (non ricordi un periodo preciso), Selettiva (ricordi solo alcuni dettagli), Generalizzata (molto rara, con perdita totale della memoria personale);
  • Un sinonimo di amnesia dissociativa è amnesia psicogena;
  • Chi ne soffre descrive spesso la sensazione di raccontare la propria vita dall’esterno, come se fosse la storia di un’altra persona;
  • Non ci sono test medici specifici: la diagnosi viene fatta tramite psicoterapia e l’esclusione di altre malattie neurologiche.

La frustrazione di non avere ricordi

Non poter accedere a quei momenti crea una grande frustrazione. Perché se non riesco a ricordare davvero ciò che ho vissuto, come posso dire che è parte della mia storia?

È come guardare la propria vita da spettatore: io ci sono, ma allo stesso tempo non ci sono.

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LA MIA STORIA

Esistono strategie per recuperare i ricordi?

Gli esperti spiegano che in alcuni casi si possono attivare strategie per recuperare i ricordi legati al trauma. Tra queste:

  • Psicoterapia sul trauma: un percorso guidato per rivivere gradualmente i ricordi in modo sicuro e integrato;
  • Scrittura terapeutica: annotare anche piccoli frammenti può stimolare la memoria e ricomporre il puzzle;
  • Mindfulness e tecniche di rilassamento: creare spazi di calma aiuta la mente a lasciare emergere emozioni e immagini represse;
  • Stimolazione sensoriale: musica, profumi o foto possono risvegliare memorie che sembravano perdute;
  • EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing): una tecnica che utilizza i movimenti oculari per rielaborare i ricordi traumatici e ridurne l’impatto emotivo;
  • Ipnosi clinica: in contesti terapeutici, può aiutare ad accedere a memorie nascoste e a ricostruire frammenti di vissuto.

Sono strumenti diversi, e non esistono risultati garantiti per tutti, ma rappresentano un punto di partenza per provare a lenire la frustrazione che si prova nel non ricordarsi nulla.

La mia esperienza personale

Sebbene io non abbia consapevolmente affrontato nessuno dei percorsi elencati nel paragrafo precedente, una cosa è certa.

Scrivere mi sta aiutando a mettere insieme i pezzi e a far riaffiorare qualche ricordo reale, non solo ad immagazzinare informazioni da fonti esterne.

Non ho mai intrapreso altri percorsi di psicoterapia per far tornare i ricordi forse per paura, forse perché non mi sento ancora pronta. Così continuo a raccontare la mia storia con quel senso di distacco, come se fosse di qualcun altro.

👉Ed è qui che voglio coinvolgerti: ti è mai capitato di vivere un’esperienza simile? Hai provato a recuperare ricordi legati a momenti dolorosi della tua vita?

🗨️Condividilo nei commenti: il confronto può essere una risorsa preziosa per tutti.

Veus confusa perché le sembra di non ricordare niente

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