Devi mettere il fissatore esterno? Niente panico, ci sono passata anche io più volte nella mia vita e la prima avevo cinque anni Qui trovi tutto quello c’è da sapere su come prepararsi ad un intervento di correzione degli arti con tecnica Ilizarov. Ho pensato ad un’ ideale cassetta degli attrezzi che contiene tutto quello che serve prima di mettere il fissatore esterno.
So bene che quella che stai per vivere è un’esperienza dolorosa e che impatterà sulla tua quotidianità e non c’è una regola fissa su quanto tempo si deve portare l’Ilizarov, ma idealmente pensa che questo viaggio durerà circa un anno.
Quando parti per un viaggio non ti informi? Ecco qui trovi le informazioni che ti servono così puoi preparare al meglio i bagagli. Lascia che ti confessi che quando ripenso alla mia esperienza con Ilizarov, avrei pagato per avere qualcuno che mi raccontasse la sua esperienza così da partire preparata.
Quindi la buona notizia è che hai la fortuna di essere su questa pagina e avere tutte le informazioni che ti servono prima di mettere l’Ilizarov!
Cosa mettere nella cassetta degli attrezzi del fissatore esterno
Se solo qualcuno, prima di me, mi avesse raccontato tutto quello che stai per leggere, sarei partita molto più preparata. Quindi se sei qui, già sei fortunato: stai leggendo l’articolo che avrei voluto leggere io.
Cosa mettere nella cassetta degli attrezzi prima del fissatore esterno? Prima di cominciare, lasciami dire due cose importanti:
- Convivere con il fissatore esterno richiede coraggio, pazienza e sacrificio;
- Non coinvolge solo te, ma anche chi ti sta intorno: famiglia, amici, colleghi, scuola, lavoro…
Quindi: partiamo pronti. Ecco gli strumenti della mia cassetta degli attrezzi pre-Ilizarov:
- le chiavi inglesi
- il kit per la medicazione
- le stampelle
- il cuscino
- diario di bordo
- smalto per unghie
- pazienza
Ora, se non le hai già, procurati delle chiavi inglesi perché è il primo strumento che ti occorre prima di mettere il fissatore esterno.
Le chiavi inglesi
Probabilmente ti starai domandando perché servono delle chiavi inglese per il fissatore esterno? Ti servono almeno due chiavi inglesi per regolare i dadi del tuo fissatore. Sono fondamentali per l’allungamento degli arti: ogni giorno farai un piccolo movimento, seguendo la direzione indicata dalle bandierine montate sulle aste.

Generalmente si gira 1/4 di giro alla volta. A fine giornata, avrai completato un giro intero. Sì, potresti sbagliare. É capitato anche a me. Ma non succede nulla di irreparabile: l’importante è non farlo mai con superficialità. Attenzione: i dadi degli snodi non vanno mai stretti con le chiavi inglesi. Servono a garantire il movimento.
Le chiavi inglesi sono lo strumento che ogni giorno ti avvicinerà al tuo obiettivo perché servono proprio per l’allungamento degli arti. Come sai il fissatore esterno è composto da varie parti metalliche, ma ora concentrati sui dadi.
Dovrai agire su dado e controdado, ma non in un posto qualunque, fa attenzione.
La correzione inizia qualche giorno dopo le dimissioni, ma lo troverai scritto sul foglio di dimissioni, non preoccuparti di dimenticartelo. Segnerai il dado e più tardi ti dirò come, ma non segnerai il controdado la cui funzione è quella di bloccare il dado nella sua posizione.
Avrai delle bandierine poste sulle aste sulle quali agire ed una freccia indicherà la direzione verso la quale girare i dadi: non puoi sbagliare. In linea di massima girerai i dadi un quarto di giro alla volta e quindi, se non avrai commesso errori, alla fine della giornata, il dado avrà fatto un giro completo.
Come si effettua la correzione con Ilizarov? Le fasi sono tre:
- Sblocca il contro dado nella direzione della freccia
- Gira il dado nel senso della freccia: come detto, generalmente si gira di 1/4
- Blocca il controdado
Fa male allungare l’arto? No, girare i dadi non è un’operazione dolorosa perché l’allungamento è davvero minimo. Può dare un po’ di fastidio e sicuramente non è la cosa più romantica che farai nella tua vita, ma non fa male.
Il dolore che potrai avvertire e che comunque è gestibile con la corretta prescrizione farmacologica, lo avvertirai nel tempo per le ferite e per il movimento che tu non vedi, ma sta accadendo a livello osseo, muscolare e dei tendini. Ogni tanto fai un tagliando. Ovvero, controlla che nessun dado si sia allentato.
Succede spesso credimi ed è normale.
Il kit per la medicazione del fissatore esterno
La medicazione del fissatore esterno è un aspetto molto delicato e che merita tutta la tua attenzione. Ti confesso che faccio un po’ fatica a scrivere questa parte dell’articolo, perché per me la medicazione del fissatore esterno ha rappresentato un incubo quando ero piccola.
Può essere un’attività noiosa, non dolorosa, ma probabilmente fastidiosa. Spero tu non sia impressionabile e se così fosse, ti sorprenderai in questa fase perché difficilmente lo sarai.
Se ora vedo delle immagini che riguardano la medicazione, la prima reazione è di disgusto eppure vi posso garantire che una volta raggiunta l’adolescenza ero io stessa ad occuparmi della medicazione ed era persino un momento di coccola, un modo per prendermi cura di me stessa.
Ogni quanto si fa la medicazione con Ilizarov? La medicazione del fissatore esterno va fatta almeno una volta alla settimana, ma se ci sono punti soggetti a maggiori secrezioni, è bene medicarli più spesso.
Ecco cosa ti serve per la medicazione dell’Ilizarov:
- Guanti
- Vassoio inox
- Sacchetti
- Forbici
- Pinza
- Garze sterili 5×5
- Betadine
- Cerotto di carta
Si ma come si fa la medicazione del fissatore esterno? Qui ti spiego nel dettaglio come fare la medicazione con l’Ilizarov.
Sei pronto a passare al prossimo punto? Allora in piedi e prendi le tue … stampelle!
Le stampelle

Dopo qualche giorno dall’intervento, potrai iniziare a camminare con il fissatore esterno con l’utilizzo di stampelle.
Si, ma come si cammina con le stampelle? Spiegarti o illustrarti una tecnica su una pagina di blog, è una missione impossibile, ma posso darti qualche consiglio:
- Respira: mantieni un respiro regolare durante la camminata;
- Guarda dove vai: fai attenzione a ostacoli e dislivelli sul terreno, anche quando avrai acquisito una maggiore sicurezza;
- Non aver fretta: prenditi il tuo tempo e non affrettarti;
- Ascolta il tuo corpo: se senti dolore o stanchezza, fai una pausa;
- Procurati dei guantini: come quelli che si usano per la palestra, per evitare il rischio che insorgano delle vesciche alle mani.
Ti consiglio di prendere da subito dimestichezza con questo ausilio perché camminare ti farà benissimo e accelererà la tua guarigione soprattutto durante la fase della calcificazione.
E dopo una passeggiata, il riposo sarà d’obbligo, ecco perché ti serve un cuscino.
Il cuscino
Durante il tuo cammino col fissatore esterno, potrà esserti utile un cuscino. Perché?
Ti servirà a vari scopi, tra cui:
- appoggiare la gamba con l’Ilizarov per tenerla sollevata al fine di migliorare la circolazione;
- metterlo fra le gambe per sdraiarti su un fianco senza martoriare la povera gamba sana.
Ora possiamo passare al prossimo oggetto che può essere cartaceo o digitale: sto parlando di un diario di bordo.
Il diario di bordo del viaggio col fissatore esterno

Durante il tuo cammino col fissatore esterno ti consiglio infatti di prendere appunti. Mi rendo conto che ormai è tutto digitale, ma credo che la carta abbia un potere enorme, però decidi tu eh! Si, scrivo un blog, ma far scorrere la penna su un foglio, non ha prezzo. Acquista un block note e segna tutto quello che vivrai durante la tua esperienza con Ilizarov.
Ok, se preferisci word o una dettagliatissima tabella excel, va bene lo stesso.
L’importante è che tu scriva perché credimi, col tempo dimenticherai molte cose che invece è importante mantenere nella tua memoria. Sarà il tuo diario di bordo e oltre a farti compagnia e darti un’attività quotidiana da fare, rimarrà appunto la memoria della tua esperienza.
Chissà magari un giorno anche tu scriverai un blog e sarò felice di leggerlo! Annota le tue giornate, le tue emozioni e le tue preoccupazioni e ti spiego perché.
Mentre vivrai l’esperienza con il fissatore esterno, la crederai indimenticabile ed è in parte vero, ma ti garantisco che i dettagli poi li dimenticherai ed è un vero peccato perché proprio quei dettagli, ti saranno costati parecchie emozioni.
Se hai la pazienza di restare ancora un po’ qui, il prossimo punto è uno di quelli che varrà la pena annotare sul tuo block note.
Smalto

Cosa c’entra lo smalto col fissatore esterno? Non è uno scherzo, procurati uno smalto davvero.
Ai miei tempi e non è carino chiedere quali fossero (leggilo qui se la curiosità è troppa) indicavano di acquistare quello rosso, ma adesso io lo metterei nero che è il mio colore preferito giusto per rendere un po’ più personale tutta quell’ammasso di ferraglia.
Il colore è relativo, quello a cui dovrai fare attenzione è che al mattino e alla sera il dado colorato con lo smalto, avrà fatto un giro completo e tornerà nelle posizione del mattino. Cosa succede se sbaglio a girare i dadi o mi dimentico? Mentirei se ti dicessi che non mi è mai successo e ricordo bene il panico.
Non succede nulla di grave, ma il consiglio è quello di non fare mai questa operazione in maniera distratta perché cruciale nel trattamento con Ilizarov ed è l’emblema del tuo percorso.
Pazienza

Se non farai fatica a trovare in commercio tutti gli elementi che ti ho detto fino ad ora, la pazienza non si compra da nessuna parte e credimi, fanne una grande scorta prima di mettere l’Ilizarov, perché ti servirà. Non sono qui nè a spaventarti, nè ad indorare la pillola. La mia missione è dirti le cose come stanno.
L’Ilizarov non è una passeggiata. Ci sono momenti davvero duri che metteranno a dura prova la tua pazienza ed il crollo psicologico è dietro l’angolo. Il mio consiglio, siccome nessuno di noi ha la bacchetta magica, è di chiedere aiuto. Un qualsiasi aiuto: anche quello di un amico che viene e si siede accanto a te a guardare la tv.
Una cosa però mi sento di promettertela: mettere l’Ilizarov ti insegna a lamentarti meno delle sciocchezze di tutti i giorni.
👉 Mi dici poi se ho ragione?
Conclusioni
Quella col fissatore esterno è certamente un’esperienza sfidante e quello che ti ho detto va presa con le pinze (sterilizzate). Quello che ti ho raccontato nasce dalla mia esperienza personale: non sostituisce i consigli medici, ma ti dà una base concreta da cui partire.
Ritengo che sia importante condividere la propria esperienza oggi che ci sono canali veloci come questo. Cosa aggiungeresti a questa ideale cassetta degli attrezzi del fissatore esterno?
👉 Dimmelo nei commenti: aiutiamoci a vicenda a sentirci meno soli.

Ciao Laura,
congratulazioni per l’articolo. La pazienza è certamente il plus fondamentale nella gestione di un apparato Ilizarov. Ho subito la resezione di 5 cm di tibia per ostoemelite dovuta a un incidente stradale a seguire la resezione del perone per accorciare l’arto di 3 cm così da permettere la chiusura della ferita di larga dimensione sui tessuti molli. Sono al secondo mese di Ilizarov, il dolore sulle fiches è spesso pungente. Al riguardo quale antidolorifico utilizzi?
Se non erro allungando l’arto 1 mm al giorno in circa tre mesi dovrei recuperare i 5 cm persi. Terminata la fase di allungamento quali sono i tempi necessari di consolidamento dell’osso prima di rimuovere l’apparato?
Molte grazie per una tua preziosa risposta.
Gianfranco
Ciao Gianfranco e grazie per esserti soffermato sul mio articolo e per il tempo che hai dedicato a scrivere questo commento. Innanzitutto ti do un grosso in bocca al lupo per il tuo percorso che so bene non essere semplice.
Il dolore e la sua cura sono soggettivi. Ricordo che nel post operatorio e nei momenti più dolorosi, prendevo Contramal, che però è un farmaco molto pesante e al quale fare attenzione.
Per quanto riguarda il periodo di consolidamento dell’osso è anch’esso soggettivo. Ci sono persone le cui ossa calcificano molto presto, mentre per altre ci vuole più tempo e magari in quel caso, si può ricorrere, se il medico è d’accordo, alla Magnetorapia. Se vuoi un ordine temporale, 4 mesi, ma prendilo con le pinze. Intanto se ti va, ne parlo in questo articolo.
https://lalauretta.it/trattamento-con-ilizarov/
A presto!
Laura