Cosa significa non sentirsi abbastanza
Non sentirsi abbastanza è una delle sensazioni più comuni, ma anche più dolorose, che possiamo provare.
Non riguarda solo le relazioni romantiche: può capitare a lavoro, nelle amicizie, persino nel rapporto con noi stessi.
Si, ma cosa vuol dire non sentirsi abbastanza? E poi abbastanza per chi?
Il significato di non sentirsi abbastanza si racchiude in quella voce che ti sussurra: non sei all’altezza, non vali abbastanza, non meriti. Dietro questo pensiero si nasconde spesso:
- Il confronto costante: guardi gli altri e ti sembrano sempre migliori di te, più belli, più bravi, più sicuri;
- La paura del rifiuto: se non ti senti abbastanza, credi che gli altri prima o poi se ne accorgeranno e ti lasceranno;
- Vecchie ferite: esperienze passate, critiche ricevute, mancanza di riconoscimento… tutto resta inciso dentro di te come una prova che “non vali”.
Il problema è che questa convinzione funziona come un filtro: non guardi più la realtà, ma solo quello che conferma i tuoi timori. Se non ti senti non abbastanza, interpreterai ogni gesto, ogni parola, come una conferma del tuo essere inadeguato.
Se ti è capitato almeno una volta nella vita e sai di cosa voglio dire con il non sentirsi abbastanza, sei nel posto giusto.
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Considera ciò che segue come una riflessione intima sul peso del non sentirsi abbastanza.
L’ombra del non sentirsi abbastanza
L’ombra del non sentirsi abbastanza ha toccato tutti. Per anni, la mia disabilità mi ha fatto credere di non essere all’altezza. In questa immagine, Veus rappresenta quel momento di profonda riflessione. Ma la verità è che il tuo valore non si misura. Questo articolo è la mia chiacchierata sincera con te: smettiamo di misurarci e abbracciamo la nostra unicità con tutti i “difetti”


Perché Creep parla così tanto a chi si sente così
Ci sono canzoni che non passano mai di moda perché riescono a dare voce a emozioni universali. Creep dei Radiohead per me è una di queste. La conosci?
È un inno per chi, almeno una volta nella vita, si è sentito fuori posto, sbagliato, ha sentito insomma la sensazione di non essere abbastanza.
In Creep dei Radiohead non c’è rabbia contro l’altro, ma solo contro sé stessi.
Il protagonista guarda la persona amata e la vede come “troppo speciale”. In confronto, lui si sente uno “strano”, un “errore”, qualcuno che non ha diritto a stare lì.
Questa è l’essenza del non sentirsi abbastanza: non è la realtà, è uno specchio deformante che ti fa credere di non meritare amore.
Quando la musica racconta l’insicurezza
Ogni volta che ascolto Creep, mi sembra di sentire urlare una parte di me che troppe volte ho cercato di zittire: quella che si è sentita fuori posto, che si è guardata allo specchio pensando di non valere abbastanza per qualcuno.
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LA MIA STORIATi è mai capitato? Guardare una persona come se fosse speciale, luminosa, irraggiungibile… e allo stesso tempo sentirti minuscola, quasi di troppo, come se non avessi diritto a stare nella stessa stanza?
Il celebre verso “What the hell am I doing here?” ovvero “Cosa ci faccio qui?” è la sintesi perfetta di quella sensazione di inadeguatezza che spesso ci accompagna nelle relazioni.
Ti sei mai trovatə a guardare una persona che ti sembrava speciale, irraggiungibile, mentre tu ti sentivi un intrusə?
È il confronto che ci massacra: l’altro appare perfetto, mentre tu ti convinci di essere troppo poco.
A volte mi sono sentita proprio così, fuori posto, quasi “un intruso” nella vita degli altri. C’è un passaggio di Creep dei Radiohead che mi ha sempre colpita: “I don’t belong here” ovvero “Non appartengo a questo posto”.
Quelle quattro parole racchiudono un universo: la sensazione di non avere il diritto di occupare spazio, di non essere abbastanza.
Eppure oggi, guardandomi e soprattutto guardando le mie cicatrici, penso che sì… magari non appartengo a certi canoni, ma appartengo a me stessa. E questo basta.
Lo sapevi che…? 🧠
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Creep come specchio delle nostre paure
Io so bene cosa significa non sentirsi abbastanza: per anni ho guardato le mie cicatrici come un limite, pensando che nessuno avrebbe mai potuto vedermi davvero. Ho pensato che essere nata con ipoplasia femorale sarebbe stata per sempre una condanna.
Ascoltando bene il testo, ti accorgi che Creep non parla davvero della persona amata, ma di chi canta. Non è l’altro a dire “non sei abbastanza”, sei tu a dirlo a te stesso.
Etichettarsi come “creep” o “weirdo” diventa una gabbia mentale. È lo specchio delle nostre insicurezze, non la realtà.
Oggi so che non è così e quelle stesse cicatrici oggi le mostro senza vergogna, perché sono parte di me.
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INSTAGRAMCome uscire dal circolo non essere abbastanza
Non sentirsi abbastanza non significa non esserlo davvero. È un pensiero, non un dato di fatto. La svolta arriva quando inizi a cambiare sguardo:
Allora ti lascio con 4 suggerimenti:
- Riconosci i tuoi successi (anche quelli piccoli). Non ignorarli;
- Smetti di paragonarti agli altri: ognuno ha una storia, un percorso, delle battaglie invisibili;
- Accogli le tue fragilità: non ti rendono meno, ti rendono umano;
- Dai valore a ciò che sei, non solo a ciò che fai: perché il tuo valore non dipende dalla performance o dal giudizio esterno.
Quando ti ricordi che sei già abbastanza così come sei, inizi a vivere con più leggerezza. E paradossalmente, è proprio allora che gli altri iniziano a vederti “speciale”.
Non è questione di valore, ma di sguardo
La verità è che non esiste il “non essere abbastanza per qualcuno”.
Esiste solo il modo in cui tu ti percepisci. Se ti guardi con occhi severi, vedrai solo difetti. Se inizi a vederti con più gentilezza, scoprirai di avere una forza che forse non avevi mai riconosciuto.
Ogni volta che ascolto Creep mi ricordo proprio questo: che la lotta è interiore. Non dobbiamo convincere gli altri a sceglierci, ma noi stessi a riconoscerci come degni di amore e rispetto.
E l’amore ed il rispetto di cui siamo degli, deve essere per primo, il nostro verso noi stessi.
Conclusioni
La prossima volta che ti senti “creep”, fermati e chiediti: davvero non sono abbastanza o mi sto guardando con occhi distorti?
Io, oggi, scelgo di rispondermi così: sono esattamente dove devo essere.
E credimi, anche tu lo sei.
👉 Se questo articolo ti ha fatto riflettere, condividilo con qualcuno che magari non si sente abbastanza.
🗨️E dimmi nei commenti: tu ti sei mai riconosciuto nelle parole di Creep?
